Sì al congedo paternità in nome della parità!

Il prossimo 27 settembre il popolo svizzero si esprimerà sulla modifica della legge sulle indennità di perdita di guadagno (controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Per un congedo di paternità ragionevole – a favore di tutta la famiglia»). La modifica di legge consente di istituire un congedo paternità pagato di 2 settimane. Il Sindacato VPOD sostiene con convinzione invita votare a sì. La nascita di un bambino è un avvenimento importante per le famiglie e tutti i padri devono poter essere minimamente presenti.

Questo congedo rappresenta un passo avanti per la maggior parte dei padri, che si vedono oggi riconoscere un solo giorno libero pagato al momento della nascita di un figlio. Il congedo di 2 settimane pagate permetterebbe loro di essere presenti durante i primi giorni di vita del bambino, assistendo la madre, e favorisce una migliore suddivisione dei compiti parentali.

Il fatto che il diritto del lavoro svizzero per la nascita di un figlio preveda, come per un trasloco, un solo giorno pagato per il padre pone la Svizzera agli ultimi posti in Europa. Uno studio della Commissione per le questioni famigliari indica che la durata media del congedo maternità/paternità/parentale nei paesi OCSE è di 43 settimane, quindi più del doppio che in Svizzera. Tale Commissione punta ad un modello di 38 settimane pagate: 14 settimane per la madre, 8 settiname per il padre e 16 settimane di congedo parentale (da suddividere tra i genitori). Il Sindacato VPOD va ancora più in là, rivendicando il pagamento di un congedo maternità di 6 mesi, paternità di 2 mesi e parentale di 1 anno.

2 settimane di congedo paternità sono poche, ma costituiscono un’avanzata necessaria per la politica famigliare svizzera e una tappa necessaria per intavolare il discorso del congedo parentale. Si tratta di un tassello essenziale per il raggiungimento della parità, in quanto è soprattutto con l’arrivo di un bambino che vengono cristallizzate le classiche discriminazioni di genere. Infatti spesso è la madre a lasciare il lavoro a ridurre il grado d’occupazione, mentre il padre continua la sua carriera professionale senza pause, né riduzioni. Questo fa sì che i genitori prendano strade diverse, ciò che si riflette sui rapporti di coppia.

I contrari al congedo paternità sostengono che esso sarebbe troppo caro. Il costo globale massimo di un congedo paternità è di 230 milioni di franchi all’anno. Esso corrisponde a 4,6 miliardi in 20 anni, che vanno confrontati con i 6 miliardi per l’acquisto dei nuovi aerei da combattimento, per i quali molti dei contrari al congedo paternità stravedono. Il congedo paternità è un investimento necessario nella società svizzera. Votiamo sì il prossimo 27 settembre e continuiamo a chiedere a gran voce anche l’istituzione di un vero congedo parentale!