Solidarietà

  • Senza protezione nel cantiere pubblico della NTFA!

    Il 19 giugno il Consiglio nazionale ha preso atto dell'ultimo rapporto di vigilanza (19.005) sulla costruzione della nuova ferrovia transalpina (NFTA). Questo documento illustra molto bene come le autorità federali concepiscono i rapporti di lavoro.

  • I lavoratori peruviani devono essere reintegrati

    Dopo il lock-down, Falabella, una multinazionale d’arredamento cilena attiva in Perù, ha riaperto senza dispositivi di protezione Covid-19. 22 dipendenti hanno rifiutato di riprendere il lavoro senza le necessarie precauzioni. L’azienda ha predisposto allora misure più idonee, ma ha licenziato i 22 dipendenti. UNI Commerce chiede l’immediato reintegro dei 22 lavoratori.

  • Uno sguardo rivelatore dentro lo specchio

    Per decenni René Gardi (1909-2000) ha fatto scoprire il continente africano e i suoi abitanti al pubblico della televisione svizzera tedesca. Il documentario “African Mirror” di Mischa Hedinger apre gli archivi di Gardi e permette di raccontare come l’immagine dell’Africa sia cambiata.

  • I lavoratori indiani attaccano le politiche di Modi

    Lo sciopero nazionale indetto l’8 gennaio è stato seguito da una massa di 250 milioni di persone attraverso tutta l’India.

  • Campi di lavoro forzato: Rinegoziare l'accordo di libero scambio con la Cina! #NoComplicity

    Ora che la Cina ha apparentemente sotto controllo il virus corona, il governo cinese si presenta come l'immacolato salvatore nel momento del bisogno e loda il suo modello di governo dittatoriale. Ma la crisi del corona nasconde il suo vero volto: da uno a tre milioni di uiguri sono ora detenuti in campi di lavoro forzato, dove decine di migliaia sono costretti/e a lavorare in fabbriche di fornitori di marchi europei. Per evitare che la Svizzera si renda complice di questo sistema disumano, questa deve rinegoziare l'accordo di libero scambio con la Cina: Firma la petizione ora! #NoComplicity

  • Al limite della disinformazione

    La conferenza di conciliazione dell’Assemblea federale non è riuscita ad accordarsi su un controprogetto che avrebbe permesso agli iniziativisti di ritirare l’Iniziativa popolare per multinazionali responsabili. Dopo oltre quattro anni dalla presentazione dell’iniziativa, gli elettori decideranno se le multinazionali svizzere devono rimanere impunite anche quando le imprese che loro stesse controllano commettono palesi violazioni dei diritti umani.

  • Zimbabwe : migliori condizioni di lavoro sono necessarie!

    Il 6 luglio il governo dello Zimbabwe ha arrestato 13 infermiere all'ospedale di Harare, perché queste protestavano contro il deterioramento dei loro salari e delle condizioni di lavoro. Le infermiere sono state nel frattempo rilasciate, ma hanno subito un ingiusto licenziamento, che impone un’azione internazionale di protesta.

  • Giordania: insegnanti incarcerati perché preoccupati dal Covid-19

    In Giordania il sindacato degli insegnanti aveva espresso preoccupazione per l’approccio del governo rispetto alla gestione del coronavirus.

  • I sindacalisti indonesiani hanno bisogno di sostegno!

    La classe lavoratrice indonesiana si oppone ai tentativi del Governo di introdurre un disegno di legge, che sfrutta la crisi del Covid – 19 per ridurre i salari ed erodere i diritti dei lavoratori.

  • Protesta all'aeroporto di Zurigo contro i tagli

    I Sindacati hanno organizzato un raduno di protesta in data 11 settembre all’aeroporto di Zurigo per denunciare il forte peggioramento delle condizioni di lavoro in atto. Ad esempio Swissport Zurigo chiede ai dipendenti una riduzione dei salari del 15%.

  • Impact Hub Ticino: Costruire insieme un futuro consapevole

    Impact Hub Network è uno spazio di co-working e di formazione che grazie alla propria attività vuole permettere la creazione di un’intelligenza collettiva per avviare un profondo cambiamento economico e sociale. Nasce negli anni 2000 e offre spazi di lavoro condivisi, dove imprenditori, studenti, liberi professionisti e chiunque sia al servizio del cambiamento possono collaborare tra loro per uno sviluppo sostenibile e rigenerativo, che tuteli l’ambiente e il benessere delle persone. Oggi Impact Hub è presente in oltre 105 città al mondo ed è arrivato anche alle nostre latitudini. Abbiamo intervistato Manuela Pagani Larghi, cofondatrice Impact Hub Ticino.

  • ...sempre la solita filastrocca

    Da decenni Morisoli, Pamini & Co. ci ripetono con grande sussiego che gli sgravi fiscali o le maggiori deduzioni fiscali lasciano i soldi nelle tasche di cittadini/imprese e aiutano l’economia! Certo, ma di quali cittadini e di quali imprese stiamo parlando? Di quelli ricchi, che un poco spenderanno anche nell’economia, ma tanto rimpinzeranno il loro conti.

  • Insieme contro la disoccupazione giovanile: un nuovo progetto SOS

    Sono tanti i giovani alla ricerca di una professione: molti si affacciano sul mercato del lavoro per la prima volta, non sapendo bene come muoversi, altri necessitano di completare un percorso formativo in funzione dei propri progetti professionali.

  • Un "faro nella notte" ancora poco conosciuto

    Con la firma dell’Agenda 2030 nel 2015 gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno intrapreso la via di uno sviluppo sostenibile, che comporta l’accesso per tutte e tutti ai propri diritti economici, sociali e culturali, come pure il mantenimento della capacità produttiva dei sistemi naturali, senza i quali non c’è vita. René Longet, noto esperto nello sviluppo sostenibile, aggiunge che non deve più essere possibile generare profitto a discapito degli altri o delle generazioni future.

  • Stop ai tagli dei posti alla FedEx-TNT

    I lavoratori nel settore delle consegne e della logistica di FedEx-TNT hanno lavorato intensamente durante la pandemia di COVID-19. Essi hanno trasportato merci essenziali nelle nostre case, negli ospedali e nei negozi in condizioni difficili per mantenere il mondo in movimento.

  • Bancarotta di un altro fondo speculativo: Archegos

    La morte in carcere dello speculatore americano Bernie Madoff non chiude un ciclo. Anzi, il susseguirsi di continui fallimenti e di sconquassi finanziari dimostra che dopo la Grande Crisi non sia cambiato proprio niente. Aveva orchestrato il più grande “schema Ponzi”, la piramide finanziaria truffaldina, che pagava i primi investitori con i nuovi capitali raccolti. Un’operazione di almeno 50-60 miliardi di dollari! La vicenda di Madoff, con la sua condanna a 150 anni di prigione, sembra la classica esagerazione americana: punire un singolo, con il massimo della pena e della pubblicità mediatica, e lasciare i meccanismi e il potere della finanza pressoché intatti.

  • Ora serve una legge sul commercio estero

    Il 7 marzo scorso il popolo svizzero ha votato su un accordo di libero scambio. Si è trattato di esprimersi su quanto già approvato, nella sessione invernale 2019, dal Parlamento, per il quale l’Accordo con l’Indonesia avrebbe offerto all’economia Svizzera opportunità di accedere a un importante mercato in crescita, scongiurato il pericolo che le imprese elvetiche venissero discriminate, stabilendo comunque regole commerciali compatibili con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile.

  • Brasile : Stop agli attacchi antisindacali contro i lavoratori della sanita’

    Non è un segreto che la risposta del governo brasiliano alla crisi del COVID-19 sia stata una delle peggiori al mondo. Una combinazione mortale di negazione, violazione pubblica delle regole di base sul mantenere la distanza raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, e sabotaggio pressante degli sforzi per acquisire i vaccini.

  • Perché solidarietà con la Palestina?

    Bilancio delle vittime del conflitto di Israele con Hamas: 254 palestinesi, 12 israeliani. Le informazioni che ci sono giunte hanno tuttavia quasi sempre insistito sulle vittime dei razzi di Hamas, molto meno sulle vittime palestinesi, sulla distruzione delle abitazioni, delle infrastrutture, sulle sofferenze e sugli incredibili disagi del popolo palestinese, non solo a Gaza.

  • Mourad Ghedia è stato liberato!

    Mourad Ghedia, presidente della Federazione nazionale dei lavoratori della giustizia in Algeria, imprigionato il 5 aprile, è stato rilasciato in seguito alla campagna internazionale della PSI su LabourStart.

  • Premi cassa malati sempre molto antisociali!

    Per l’Unione sindacale svizzera la lieve diminuzione dello 0,2% del premio medio dell’assicurazione malattia nel 2022 non deve nascondere un fatto fondamentale: il peso dei premi di cassa malati sulle economie domestiche è troppo elevato. Inoltre il peso dei premi è aumentato per quei lavoratori che registrano una riduzione dei loro redditi a causa della crisi. Ci sono persone che già oggi consacrano il 20% del loro reddito al pagamento di questi premi. Sono soldi che mancano ai lavoratori meno favoriti e che mancano anche all’economia nel suo insieme.

  • Dentro e contro il lavoro gratuito

    Frutto della collaborazione tra SUPSI e federazioni ticinesi dell’USS, il saggio «La gratuità si paga» (Edizioni Casagrande), affronta il fenomeno della diffusione del lavoro gratuito, tra analisi economica e inchiesta sociologica di terreno. Ne parla uno degli autori.

  • Firma subito la petizione per multinazionali responsabili!

    Due anni fa, l’Iniziativa per multinazionali responsabili è stata sconfitta per poco dalla maggioranza dei cantoni, benché sostenuta nel Canton Ticino e dalla maggioranza della popolazione elvetica.